Rispetto alle altre razze da latte, la Bianca Modenese si distingue per rusticità, longevità, fecondità e temperamento docile.
- Mantello bianco latteo (con gradazioni di grigio negli esemplari maschi)
- Corna di medio sviluppo, di colore tendente al giallo e punta nera
- Alle volte, ciuffo frontale con sfumature rossastre
- Caratteristica distintiva è la spaccatura, ossia una zona rosea a “V” rovesciata, nel centro del musello color ardesia
Le prime testimonianze relative alla Bianca Modenese risalgono alla prima metà del XIX secolo: l’allevamento di questa razza - insieme alla Rossa Reggiana - è da subito strettamente collegato alla produzione del Parmigiano Reggiano.
Nel corso del Novecento, fra le province di Modena - Reggio Emilia - Mantova - Bologna il numero di capi aumenta costantemente: negli anni Cinquanta se ne contano ben 230.000. Poi, il declino: la Bianca viene infatti progressivamente sostituita da altre - più produttive - razze d'importazione. Oggi rimangono poche centinaia di esemplari.
Il latte di Bianca Modenese
Risulta particolarmente adatto alla caseificazione. Non solo: l'ottimo rapporto fra tenore di grasso e indice proteico, e l’alta frequenza del gene B delle K-caseine, lo rendono più facile da lavorare durante il complesso procedimento che porta alla creazione del Parmigiano Reggiano.
Il Caseificio Rosola
È orgoglioso di essere in prima linea per quanto riguarda il recupero e la valorizzazione di questa razza: lasciare estinguere la Bianca equivarrebbe a perdere un elemento non trascurabile della nostra cultura, della nostra storia. E rinunciare per sempre a una materia prima di indiscutibile qualità.
Negli anni Duemila
La Provincia di Modena - con la collaborazione del Movimento Slow Food e dell'Associazione Provinciale Allevatori - promuove un importante progetto di tutela per la biodiversità animale, che interessa da vicino la Bianca Modenese.
Grandi risultati
Il 4 aprile 2005 abbiamo prodotto la nostra prima forma di Parmigiano Reggiano ricavata interamente da latte di Bianca, e che ha superato tutti i controlli qualitativi con risultati eccellenti. Nel 2006 il Movimento Slow Food sceglie di istituire uno dei suoi Presidi a tutela della razza - e non solo di un prodotto in particolare.
Poco dopo, gli allevatori di Bianca Modenese - Caseificio Rosola in testa - scelgono di riunirsi nel Consorzio Valorizzazione Bovini Razza Bianca Modenese, ponendosi i seguenti obiettivi:
DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DEL LATTE DI BIANCA MODENESE
Il Disciplinare prevede che l’alimentazione delle bovine sia costituita esclusivamente da prodotti naturali, privi di OGM. Non sono inoltre consentiti insilati, foraggi e alimenti per la cui conservazione sia prevista una variazione del PH. Non è ammessa la tecnica di alimentazione unifeed. Sono previste integrazioni con sali minerali e vitamine, solo previa prescrizione veterinaria.